    Quasi 5 mesi di spedizione senza tornare a casa, prima al Lhotse e poi direttamente in Cina per tentare la salite del K2 dal suo versante Nord. Per me questa è stata la prima spedizione in Nepal ed è stato subito amore, la spiritualità che quasi si respira, la cordialità della gente, la bellezza di queste montagne è una cosa indescrivibile.. Come sempre Romano e Nives, poi Walter e Marina e il mio migliore amico, Alessandro Di Lenardo. La prima volta che ho visto il Lhotse dal vivo ho pensato "Non ce la farò mai..." Era enorme, venti fortissimi battevano la cima e trascinavano le nuvole in una maniera che mi fece quasi paura: avevo paura, paura di non farcela, di non essere all’altezza... 8517 metri, la quarta montagna più alta del mondo, considerata molto impegnativa; meno di 200 salite dal 1955 a questa parte. Campo base in comune con quello dell’Everest: commerciali, sherpa e tanta gente. Circa 400 persone e solo 30 per la nostra montagna che ha in comune la via di salita fino a 7600 metri. 14 maggio. Raggiungiamo direttamente il campo 2 a 6400 metri ed il giorno 15 saliamo a 7800 metri al nostro campo 2: la nostra tecnica è di saltare campi per passare meno tempo in quota e funziona bene perché il giorno 16 raggiungiamo la cima. Mi sembra di sognare, seduto sulla cima guardo la cima dell’Everest li davanti a me, mi sembra di toccarla.. Chissà, forse un giorno... Tempo di relax e tempo di rifocillarsi - e Kathmandu per questo è speciale - passiamo li una settimana di svacco ed è il momento di pagare la scommessa...  
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